È uno di quei giorni, segnati con una croce
Con un pennarello nero indelebile
Il tipo di giorno che racconteremo
A sua nipotina tra quarant'anni
Le religioni messe da parte
Solo esseri umani che si seguono
E che difendono le loro libertà
Sono francese prima di essere ebraica

Non è mai stato così folle
Vedere un intero popolo in piedi
Non è mai stato così lungo
Tra Repubblica e Nazione

È uno di quei giorni che sarà scritto
In tutti i manuali di storia
Il silenzio più forte dei gridi
La paura soffocata dalla speranza
I residenti aprono le loro finestre
Come un calendario dell'Avvento
C'è qualcosa che sta nascendo
Ci sarà un dopo, un prima

Come un'unica strada a senso unico
Tra Nazione e Repubblica
Come un boulevard diventato pedonale
Tra Repubblica e Nazione

Quando si vuole uccidere un giornale
Si muore in tipografia
Anche il caso fa la sua morale
Perché in pieno lutto si sorride
Fate l'umorismo e non la guerra
Le mani che battono all'unisono
Sento le barriere rompersi
È la più bella delle canzoni

Sarà sempre un peccato
Un'Inno di Marsiglia, in pieno omaggio
Siamo sempre un po' stupidi
Tra Repubblica e Nazione

Non tutti sono Charlie Hebdo
Troppi profeti, padri, santi
Ma oggi Charlie fa il bello
Con la sua matita per disegnare
Teso in alto verso il cielo
Gli abbonati, gli infedeli
I combattenti dell'amalgama
Francese prima di essere musulmana

Sarà per sempre storico
Abbiamo persino applaudito i poliziotti
E ne ho pianto di emozione
Tra Repubblica e Nazione
Tra Repubblica e Nazione
Tra Repubblica e Nazione
Tra Repubblica e Nazione
Tra Repubblica e Nazione

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