song lyrics / Grand Corps Malade / Acouphènes translation  | FRen Français

Acouphènes translation into Italian

Performer Grand Corps Malade

Acouphènes song translation by Grand Corps Malade official

Translation of Acouphènes from French to Italian

Buongiorno dottore
Vengo a vederti perché, non l'ho mai raccontato molto ma
Ma ho dei rumori strani nella testa
Insomma, nella testa, nelle, nelle orecchie, insomma
È da molto tempo, in realtà, che
Arriva all'improvviso, poi ritorna abbastanza regolarmente
E poi sono rumori, insomma
Come cose che già conosco
E, quindi, è molto strano, tutto si mescola un po', è
Non so come dire, sento come dei

Per esempio, sento Brassens su un vinile, "Chanson pour l'auvergnat"
Sento l'accento di mia nonna quando cantava "Ramona"
Sento le voci dei miei genitori, quelle che rassicurano
Sento la mia penna su un foglio, e le prime cancellature
Sento Maguy in TV che segna la fine del weekend
Sento mia madre, per cullarmi, che viene a cantare "Göttingen"
Sento la serenità, la tranquillità e l'armonia
Sento il mio primo testo che parla di famiglia unita
Sento mia sorella nella sua stanza che ascoltava i Cure
Sento le nostre grida di bambini quando uscivamo nel cortile
Sento il campanello della scuola che annuncia la fine dell'ora
Sento sempre molto più risate che pianti
Sento le porte della metropolitana e la folla della linea tredici
Sento l'accento degli immigrati clandestini che vendono patatine-merguez
Sento i pilastri dei bar che filosofano e teorizzano
Sento il campanile del municipio che suona il tempo delle ciliegie

È grave, dottore, tutti questi rumori nella mia mente?
È un eccesso di ricordi e il mio cervello che reagisce?
Devo averne paura? In realtà, penso di aver capito
Tutti questi sussurri, sono solo acufeni di nostalgia

Sento i break-beats vecchio stile e le prime frasi hip-hop
Sento le bombolette di vernice, volevo fare graffiti con i miei amici
Ma sento le loro risate davanti ai miei graffiti patetici
Sono tornato a fare sport, avevo un'arte più atletica
Sento i campi in parquet, le palle che rimbalzano
Le grida a pacchetti e le suole che stridono
Sento fischiare gli arbitri e cantare negli spogliatoi
Sento urlare l'allenatore, come se la partita fosse ieri
Sento le barzellette più folli sui playground di Marville
I campioni di Francia di Chambrette abitavano tutti nella mia città
Su questi campi di asfalto, ho consumato così tante suole
Potevo giocare al chiaro di luna e, questo, sette giorni alla settimana
Sento il bel accento corso ogni estate, lontano dalla grigia
Sento canti polifonici all'alba a Morosaglia
Sento brindare le Moresche e tutti questi legami che si saldano
Sento che mi chiamano "fradé", sento "pace e salute"

È grave, dottore, tutti questi rumori nella mia mente?
È un eccesso di ricordi e il mio cervello che reagisce?
Devo averne paura? In realtà, penso di aver capito
Tutti questi sussurri, sono solo acufeni di nostalgia

Non mi preoccupo, dottore, di tutti questi strani acufeni
Quando arrivano, li ascolto, li accoglio e li amo
Il passato non mi tormenta ma non dimentico i suoi capricci
Non ho paura di riaprire due o tre cicatrici
Ecco, non ho più paura di tutti questi bei acufeni
Quando arrivano, li ascolto, li accoglio e li amo
Sono i codici della mia storia, è come un eco rassicurante
Formano un ritmo, una melodia e fanno danzare il mio presente
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No unauthorized reproduction.
Copyright: ANOUCHE PRODUCTIONS, SONY ATV MUSIC PUBLISHING FRANCE, Sony/ATV Music Publishing LLC

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