Sacré bordel : traduction de Français vers Italien
Perché mi sento a disagio di fronte alla mia stessa bandiera?
Perché la vedo sventolare solo all'estero o tra i fascisti?
Da tempo, la mia ha preso la polvere, non mi è servita molto
Perché mi infastidisce meno quando è quella dell'Argentina o dell'Algeria?
Rispondo, "Sono francese", con un'aria esitante
Come se dubitarne fosse diventato ovvio
Non importa il lato, non importa il campo, mi hanno detto di odiare il Presidente
Vengo dal Paese dove fa sempre bel tempo
Ma anche da quello dove piove sempre
Dimmi di chi sono discendente, dei collaborazionisti o dei resistenti?
Tanti idioti, tanti complessi, se me ne vado, non mi mancherete
Ma dall'altra parte del mondo, primo riflesso, cerco se ci sono francesi
Amo la Francia come una zia con cui non sono sempre d'accordo
Che fa troppo pochi sforzi
Ma per cui piangerei tutte le lacrime del mio corpo alla sua morte
Hai visto, da quanto tempo dura
Amore o odio, non è una questione da poco
La polizia, quella delle brutte azioni, o quella in prima linea all'Hyper Casher?
Vedere altrove, prendere del distacco, cercare di dividere la pera in due
Quando si va in India, ci si sente francesi, quando si torna, ci si sente fortunati
Spesso, si trovano le risposte quando non le si aspetta
Qui, è colui che mentirà più sinceramente
Ci amiamo solo dopo i mondiali o gli attentati
Come quelle famiglie che si riuniscono solo ai matrimoni o ai funerali
Ti sembra strano ma amo questo paese, quello che mi tassa e mi copre di imposte
Quello che paga per me in farmacia, che mi portava gratis a vedere il mare in colonia
La sua storia, ne conosco gli orrori, ma anche la sua potenza
Non sono responsabile dei suoi errori, ma devo fare i conti con le sue conseguenze
Troppe promesse, facciamo conoscenza
Ma quanti si conoscono, dobbiamo progredire
Per essere onesto, io la Francia, tendo a scriverla con una S
Si produce all'estero se costa meno
E tu, dove andresti se ci fosse la guerra?
Dimentichiamo la storia, rifacciamo la storia, la pace ai piedi del muro delle nostre frontiere
Mio padre vive in francese, ma sogna in spagnolo, è grave?
E scrive, "Viva la Francia", con un errore di ortografia
Molte domande, poche risposte, ho solo le parole di una canzone
Come posso essere un artista impegnato quando non so davvero cosa pensare?
Tutto ciò che è sicuro è che sono francese
Che i miei nonni non lo erano
Ma ciò che conta è l'arrivo o la linea di partenza?
E cazzo, quanto amo la Francia, per la sua storia, per i suoi castelli
Per le sue cattedrali, per la sua campagna, per la sua cultura, per le sue montagne, eh sì
Ma ci mangiamo tra di noi come cannibali
Tutti sulla stessa barca, questo è fondamentale, più sfumature, solo radicali
Tutti nascosti dietro una barricata, tutti sanno tutto, eh?
L'autostima è alta, si respinge la colpa sull'altro
Ma gli altri, siamo noi
Sembra che ci sia il fuoco nella cappella, il paese di Giovanna d'Arco o di Jamel
Sembra che essere amareggiati sia il nostro orgoglio, che siamo i re della libertà
Nei grimori, ci sono i galli, ci sono i cavalieri
Ma in cucina, c'è mia nonna e i suoi tatuaggi berberi cancellati
A volte, mi dico, "Vieni, me ne vado", prendo una casa in riva a un lago
E poi la sera davanti allo specchio, mi ripenso di andarmene come un codardo
Perché credo che amo questo paese nonostante tutto
Quando me ne vado, penso solo al mio ritorno
È bella la mia Francia e il suo terroir
Anche se non sono io che vede nello specchio
Mi dico che potremmo farlo, rompere il soffitto di vetro
Invece di puntare sulle differenze di ciascuno
Concentrarsi su ciò che abbiamo in comune
Le partite di Monopoly, piangere sulle canzoni di Johnny
Ascoltare i consigli dei vecchi, la Bretagna anche se piove
Prendere un sacco di medicine, l'aspirina e il Doliprane
Omar Sy e Zidane, dire che era meglio prima
"La vie en rose", di Édith Piaf, "Les perles de pluie", di Jacques Brel
Fare sculture con il pezzo rosso che c'è attorno al Babybel
L'ora dell'aperitivo, non assumere la sbornia
Lamentarsi quando fa troppo caldo e lamentarsi quando fa troppo freddo
La Francia, la amo, ne voglio ancora, francese dalla testa ai piedi
Ma tutti questi errori che ci precedono, ecco per lei, una bella poesia
Sacra miscela, sacro cocktail, alcuni mi dicono che è mortale
Ma nonostante tutti i problemi, ti porto nel mio sacro bordello