Il giorno sorge sulla nostra grigia monotonia
Sui marciapiedi delle nostre stradine e sulle nostre torri
Il giorno sorge sul nostro desiderio
Di farvi capire a tutti che è il nostro turno
Di assumerci i nostri sogni, di raccoglierne la linfa
Per inciderli in ogni muro di pietra
Il giorno sorge e anche se brucia gli occhi
Apriremo le nostre palpebre
È stata notte troppo a lungo e avanzare senza luce
Ci ha spesso fatto tentennare
Nessuno da perdonare, se siamo qui oggi
È solo perché non abbiamo abbandonato
Abbiamo cercato la luce dell'alba sapendo
Che aveva il colore della speranza
Ci siamo armati dei nostri penne per scrivere noi stessi
La continuazione di tutta questa storia
Il giorno sorge, esce dal suo sciopero
È grave quanto la notte è stata agitata
Abbiamo delle belle storie da raccontare
Anche se immagino che sarà sicuramente lontano dai tuoi TG
Il sole illumina la nostra carta che avevamo grattato
Nell'ombra per tutta la notte
Il calore fa scorrere l'inchiostro, le nostre parole lasciano i nostri quaderni
Le nostre voci escono dalla noia
Allora prenderemo la parola
Saliremo sul palco per un momento, spero che tu ne sia consapevole
Basta con la pazienza e la diffidenza
Ci offriamo semplicemente con la scrittura una rinascita
Il giorno sorge e la sua spada di lava
Ci lava dalle pene e dai dolori del passato
Il nostro futuro è lanciato, ci ascolterai
E dirai francamente cosa ne pensi
Il giorno sorge e la gioia si consegna
La sete si legge sulle nostre labbra, dovresti seguirci
Se il nostro tempo è breve, lo vivremo comunque
Non siamo bravi studenti, ma il desiderio ci inebria
Allora a te il turno di aprire gli occhi, avvicinati e osserva con curiosità
Il respiro e l'entusiasmo di una brigata di poeti usciti direttamente dall'oscurità
Non prenderlo come arroganza
Ma sentiamo che è il nostro momento e fa bene
La nostra passione ci nutrirà e ritroverò il sorriso negli occhi di tutti i miei
Il giorno sorge, forse lo dobbiamo solo a noi
E quando dico questo, non è solo una metafora
Il giorno sorge e forse
È solo perché lo abbiamo sperato abbastanza forte

Il giorno sorge sulla nostra grigia monotonia
Sui marciapiedi delle nostre stradine e sulle nostre torri
Il giorno sorge sul nostro desiderio di farvi capire a tutti che è il nostro turno
Il nostro futuro è incerto, è vero che queste due parole vanno sempre insieme
Ma il nostro giorno è davvero sorto
D'ora in poi sarà difficile farci tacere

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