Translation of Djamel from French to Italian
Mi chiamo Djamel, mi soprannominano "Pesciolino"
A causa di un personaggio del film Rye, credo
Francese di origine DZ, vengo dalla città dei Tigli, a Blankok, 9.3
Trentacinque anni, lavoro nel settore tessile, il mio piccolo marchio, lo sviluppo lentamente, tranquillamente
Un pomeriggio banale a Parigi, non sono lontano da Place de Clichy con Laurie, un'amica
Fa freddo in fretta ma va bene, è leggero
Lei mi parla di tutto e di niente, del lavoro che ha da delegare
Delle tasse e di questo maledetto clima che continua a sregolarsi
Mi dice che sta per andarsene quindi dico al cameriere che sto per pagare
Ho appena il tempo di finire di sorseggiare il mio drink
Appena Laurie se ne va, chiamo il mio prossimo appuntamento
Djamila, mia sorella, è il sangue, Wallah, non pensare che sto scherzando
Le dico di raggiungermi dove sono, non lontano da Batignolles
Mi dice, "vieni tu, per favore, non posso muovermi"
Pigrizia, cerco di negoziare visto che inoltre, sono a piedi, insomma
Mi spiega che è vicino a Bastille in un piccolo bar brasserie
Che è il compleanno di un'amica e che dovrei venire
Alla fine, salto nella metropolitana più vicina, eh
Dosseh nelle cuffie per occuparmi
Nei trasporti, in mezzo agli angeli, slalom
Raggiungo la linea 9 e scendo a Charonne
Cinque minuti a piedi e sono all'indirizzo indicato
Non conosco il posto, è la prima volta che ci metto piede
Djamila mi fa segno di raggiungerli in terrazza, mi avvicino
Le do un abbraccio, mi presenta ai suoi amici
Tra loro, il capo del posto che è anche il suo ex marito, e quella di cui è il compleanno
Cameriera nel piccolo brasserie quindi è abbastanza familiare
L'atmosfera è divertente, ci resterò un po'
Mi chiedono cosa voglio bere, dico che vorrei un piccolo bianco, uh
Sono completamente rilassato, quasi, manca solo l'amaca e sarei al massimo
Mi piace chiacchierare con la mia amica
Lavora da Isabelle Marant in una buona posizione
Quindi, mi dà spesso dei buoni consigli per il mio marchio
Improvvisamente, sento "pac-pac-pac"
Il colpo per colpo prima che una raffica parta
Mi alzo di scatto per vedere da dove viene tutto questo baccano
In prima fila, c'è un po' di gente, quindi non vedo bene
Corrono nella strada, si rifugiano sotto i portici
Piangono e urlano come maiali che vengono sgozzati
Appena ho il tempo di intravedere quello che credo sia un Kalashnikov
Mi ritrovo a terra come inchiodato, roba da pazzi
Non so nemmeno se sono stato colpito o se è per riflesso
Vedo la mia carne, le mie ossa esposte, ho il braccio a pezzi
Conosco le guerre di strada ma qui è la guerra tout court
Che cos'è questo inferno? Cinque minuti prima era tutto tranquillo
E non so nemmeno se l'uomo è solo o se sono venuti in tanti
Tutto quello che so è che cazzo, sono stato colpito, intorno è un massacro
Mentre continuano a sparare
C'è questo pazzo che avanza calpestando i corpi
In cerca di persone da finire quindi faccio finta di essere morto
Mi prendo qualche altro proiettile, oh merda, è qualcosa
Non so nemmeno più se ho male
È come se il mio cervello avesse messo le mie terminazioni nervose in pausa
Tutto va così in fretta, eppure mi sembra un'eternità
Allora, è così, parleranno di me dicendo "R.I.P"?
Rivedo le persone che mi amano, penso a quello che ho lasciato scappare
È questo quello che le persone chiamano "vedere la propria vita passare davanti"?
Poi i colpi di fuoco cessano
C'è come un'aria di fine dei tempi
I tipi risalgono in macchina
Se ne vanno gridando che Dio è grande
Mi rendo conto che sono ancora vivo, sto sanguinando a morte
Voglio svegliarmi da questo incubo e vedere che niente è reale in quella serata
Chiamo aiuto e continuo a chiedere, "Dove è Djamila?"
E la vedo a pochi metri da me, distesa sulla schiena
Mi appoggio a un braccio e mi trascino fino a lei
Sento che mi accarezza la testa con le dita
Come per dirmi, "Tutto va bene, Djamel"
Mi sento andare quindi devo farmi da parte
I minuti passano e arrivano i soccorsi
Eccomi sotto perfusione, coperta di sopravvivenza
Maschera di ossigeno ma dove è la mia amica?
Sono nell'ambulanza, direzione ospedale
Spedito d'urgenza in sala operatoria
Svegliato il giorno dopo, il mio stato vitale non è più in pericolo
È una prima vittoria
Eccomi a letto, il braccio sinistro pieno di spilli e immobilizzato
La gamba destra tutta fasciata, non so nemmeno cosa ho
Ma quello che è certo è che non sento più il mio piede
Avete visto la mia amica, per favore?
Ma Djamila ci aveva già lasciati
Siamo sette anni dopo, ho il piede destro amputato
13 novembre 2015, la mia vita è cambiata
La verità è che sono un miracolato
E devo vivere a fondo questa vita
Chi si alza la mattina mette i piedi per terra
E non si rende nemmeno un po' conto della fortuna che ha
Ma io sì, non c'è un giorno in cui non penso a Djamila
E oggi ho una figlia, le devo la mia esistenza
Le vibrazioni sono positive, ho imparato la resilienza
Ho voglia di evasione, di vedere com'è altrove
Il mondo è vasto, Allahu akbar ('bar, 'bar)