Tutti gli ebanisti hanno un appuntamento
Stracci di notte quando le nostre ombre si spengono
Le strade mi portano, non so dove
Avevo gli occhi penetranti prima, vedevo tutto

Dolcemente ritornano come un lupo
Regine addormentate, le nostre vecchie rotte
Le fontane scorrono fino a dove si arenano
Le promesse spente e tutti i nostri desideri dissolti

Erano ali e sogni condivisi
Erano inverni e mai il freddo
Erano grandi cieli esausti di tempeste
Erano paci che non si firmavano

Le strade mi portano, non so dove
Ho visto uccelli, primavere, sassi
Passando

Tutte le nostre sconfitte hanno fame di noi
Giuramenti rassegnati sotto il trucco
Il giorno dopo la festa, non abbastanza ubriachi
Per andare avanti, lasciare i rimpianti troppo pesanti

Già questi lenti, questi tranquilli naufragi
Già queste gabbie che non ci aspettavamo
Già questi discreti mancanze di coraggio
Tutto quello che non saremo mai, già

Ho visto barche, fiori, re
Mattine così belle, ne ho colte a volte
Passando

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