In un regno antico, sotto il sole dorato,
Tra i mari blu e le montagne di smeraldo,
Era il Regno delle Due Sicilie, fiore d’Europa,
Con la sua gloria e la sua forza, mai dimenticata.
La prima ferrovia correva veloce,
Un futuro luminoso, di progresso e di pace.
Industrie fiorenti, ricchezza senza pari,
Era un faro di civiltà, per chiunque lo ammiri.

Oh, Regno delle Due Sicilie,
Terra di grandezza e di meraviglie,
Il tuo splendore ci riempie il cuore,
Ma ora piangiamo, per quel dolore.

Tra le tue mura, la scienza e l’arte crescevano,
Il più antico istituto, la sinologia splendeva.
Le prime leggi antisismiche, la tua saggezza,
Una nave a vapore, simbolo di potenza e di bellezza.
Longevità e salute erano il tuo dono,
Un popolo fiero, con radici nel suolo.
Ogni angolo del regno brillava di orgoglio,
Ma le ombre scure arrivarono, portando cordoglio.

Oh, Regno delle Due Sicilie,
Terra di grandezza e di meraviglie,
Il tuo splendore ci riempie il cuore,
Ma ora piangiamo, per quel dolore.

Ma il vento cambiò, portando distruzione,
Con le baionette piemontesi, un’altra nazione.
Stragi di innocenti, donne, vecchi e bambini,
Il sangue versato da cuori vicini.
Bruciarono i sogni, caddero le stelle,
Nella notte oscura, persero le culle.
La grandezza spezzata, lasciata a marcire,
Ma la memoria vivrà, non può svanire.

Oh, Regno delle Due Sicilie,
Terra di grandezza e di meraviglie,
Il tuo splendore ci riempie il cuore,
Ma ora piangiamo, per quel dolore.

Oh, mio Regno, mai ti dimenticherò,
Nel mio cuore, il tuo fuoco arderà ancora.
I tuoi eroi e i tuoi martiri non moriranno invano,
La tua gloria perduta sarà il mio ultimo canto.
Perché il sole tornerà, un giorno nuovo vedremo,
E il Regno delle Due Sicilie, nella storia, risorgeremo.