Figli del Fallout est une chanson en langue indéterminée
Sotto un cielo grigio, coperto di cenere
Le città sono spente, il mondo non è più
E tra le rovine di un sogno infranto
Nascono bambini, figli del fallout
Hanno occhi grandi che guardano il vuoto
In un mondo distrutto, che non conosce il perdono
Le loro mani piccole cercano speranza
Ma trovano solo polvere, resti di un’alleanza
Le loro risate sono eco di un dolore
In un silenzio eterno, senza più colore
Crescono tra le ombre di ciò che era
Chiedendo alla vita: "Qual è la mia vera guerra?"
Figli del fallout, anime smarrite
Nati in un mondo di lacrime e ferite
Portano nel cuore il peso del passato
Un futuro rubato, un sogno spezzato
Figli del fallout, senza una casa
Nel vento gelido, la loro voce è sparsa
Chiedono alla luna perché brilla così
In un cielo che non conosce più la luce dei giorni
I fiumi sono veleno, le terre sono morte
I loro giochi sono tra macerie e ossa contorte
Hanno ereditato un futuro avvelenato
Un presente crudele che li ha già condannato
Non c’è una scuola, non c’è una fede
Solo un cielo di piombo, una notte che cede
Al freddo di un mondo che non sa più amare
Che ha perso la via, che ha smesso di sperare
Figli del fallout, anime smarrite
Nati in un mondo di lacrime e ferite
Portano nel cuore il peso del passato
Un futuro rubato, un sogno spezzato
Figli del fallout, senza una casa
Nel vento gelido, la loro voce è sparsa
Chiedono alla luna perché brilla così
In un cielo che non conosce più la luce dei giorni
E se potessero sognare, cosa sognerebbero?
Un mondo di pace, dove correrebbero
Lontano dalle ombre, dal freddo dell’aria
In un luogo sicuro, senza questa rabbia
Ma la realtà è un campo di dolore e terrore
Un inferno silenzioso senza un padrone
E mentre crescono sotto una luce morente
La speranza è un’illusione che sfuma lentamente
Figli del fallout, anime smarrite
Nati in un mondo di lacrime e ferite
Portano nel cuore il peso del passato
Un futuro rubato, un sogno spezzato
Figli del fallout, senza una casa
Nel vento gelido, la loro voce è sparsa
Chiedono alla luna perché brilla così
In un cielo che non conosce più la luce dei giorni
Sotto le stelle spente, camminano soli
In un mondo che non sa più raccontare storie
Figli del fallout, figli di un errore
Che non appartiene a loro, ma che devono sopportare
E nel buio del domani cercano la pace
In un’ombra senza fine, in un silenzio che tace
Chiedendo a un Dio che forse non c’è più
"Perché siamo nati in un mondo come questo, un mondo senza più virtù?"