Scende la notte
Tra storie spente e memorie tradite
Piange tragedie antiche
Ma non ingiallite
Lenta sprofonda
Tra le sorti certe dell’impero
Di una patria feconda che svende l’orrore
In cambio dell’oro nero

Desto il terrore
Soffia impetuoso da un’ignara nazione
Che si culla nell’orgia
Della disinformazione

Lo sceriffo rassicura
Il fine poi è la libertà
Ma il progetto non convince
È il mezzo per giustificare
Nubi di torture e coercizioni
Assuefate d’illegalità
I diritti chimere a stelle e strisce
Tra le gambe dell’impunità

Crolla la libertà
Tra le gambe dell’impunità
Cade la dignità
Il terrore è legalità
Crolla la libertà
Nell’oceano dell’impunità
Cade la dignità
Il terrore è legalità

Lugubre avanza
Brucia le colpe e le ferite del male
Specchio vuoto di sogni
Del vecchio capitale
Sono schegge di ieri
Scorrono i fili di un orrendo passato
Per un domani ignoto dal volto incappucciato

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