Me pare che ce sono io per gli altri ma per me poi mai nessuno
Me pare d’esse stabile ma sono contro un muro
Me pare che sta stanza sia una gabbia e non un posto sicuro
E non un posto sicuro, no
Controllo i miei battiti e di non stare a digiuno
Che senza niente pronto io non mangio stai sicuro
Vedo il mondo più chiaro ma il mio volto meno umano
Da tempo me sembra che stia diventando un po’ più scuro e non capiamo
A cosa serve vivere se tanto poi soffriamo
Ho paura della morte ma più di vivere invano
Non me sento bene quando sfiora il corpo, il collo o il petto la tua mano
Perché se ricevo affetto lo soffoco col profano
Non mi dire “piangi” non lo so se sono in grado
Io non lo so se sono in grado
Prima provavo tanto forse troppo e questo dopo mi ha segnato
M’ hai detto X sempre e saró no scemo ma ce speravo
Io ce speravo, io ce speravo ah
Al tuo X sempre ce speravo
Sono chiuso in studio non in senso figurato
La musica mi opprime perché quello in cui speravo
Da una parte è vicino dall’altra sembra lontano
Mi sono fatto il culo mo c’ho i calli sulla mani
I crampi nella testa ancora non sono passati
Non credo che ‘na donna possa più dirmi che mi ami
Non per colpa sua ma non riesco più a fidarmi
A volte sono debole, forse mi servirebbe un terapista
Devo ripartire fra’, mi sento fermo in pista
Scopare questa tipa, tritare questa mista
Riempirsi di sti vuoti fa appannare la mia vista
Una vita diversa, non per avere una villa
Per sentirmi vivo