IL MERCANTE D’ARTE

Così come in un’aria di festa
la quiete vela la tempesta
il commerciante mostra tutto quello che ha.
Sorrisi e falsi movimenti
a volte sguardi prepotenti
verso chi forse un soldo non ha,
tante risposte ed opinioni
senza servi né padroni
consiglieri e governanti di una piazza che cambia come cambi te.
Prega Dio che fa buon tempo,
sperano che passi il vento
paura che mai nessuno verrà,
venditori di fantasie ,
costruttori di malinconie
su qualcuno che non sa
cosa mai si può trovare ,
in una tasca o che dorme nel mare,
un oggetto oppure un gioco ,
un po’ d’amore o chissà quale libertà,
chissà dove e chissà quale altra città.
E girando intorno ad un pazzo mondo
facce di oggetti che confondo
non ne ricordo la verità,
mercenari contrabbandieri di ciò che tu avevi ieri in un cassetto giù in città
Ognuno di noi è già un mercante
dietro gli occhi un cuore grande
per vendere quello che la vita ti dà
alla ricerca di un oggetto
un gesto o forse un po’ d’affetto
per farti capire quel che in fondo ognuno ha,
e ti ritrovi già a trent’anni
e qui nessuno paga i danni
di questo tempo che se ne va
di questa piazza che resta qua
così piena com’è
che vende anche senza te.
E girando intorno ad un pazzo mondo facce di oggetti che confondo
per la mia povera età,
mercenari contrabbandieri di ciò che tu avevi ieri in un cassetto chiuso là,
mercenari filibustieri d’amori falsi e oggetti rari di chissà quale altra città.