Millenovecentobo,
buongiorno Vietnam,
karashò, mo,
ballo sopra il bordo dell'Etna.
Cammino sul filo del discorso,
Wallenda,
ettari di rime sull'agenda,
fazenda.
Bella lì, ero Funky D,
vengo dal basso
chiamami shoeshiner:
faccio le scarpe ai vip.
C'è Briatore che ti fa le doppie
nei tuoi live a Ibiza.
Tu costi troppo, ma non vali,
sei la Crazy Pizza.
Blocco un proiettile
con l'Hagakure sopra il cuore,
vada pure a fare in culo
in quella direzione.
Lì, dove sto indicando,
amico, oh, mica il dito!
Dove cazzo stai guardando?
Stai sfidando Alì,
rumble in the jungle,
ma non sei Rambo, né Django,
un codardo in una Royal Rumble.
Mi presento a questo foglio bianco,
metto le cuffie,
e poi mi lascio trasportare in questo mare,
tipo plancton.
Heltah Skeltah, white album,
ho la ricetta con il Bimby,
per 'sti bimbi,
è la ricetta dei Plasmon.
Ogni mia rima
è un orgasmo dietro l'altro,
ogni tuo disco è pleonastico,
tradotto:
non serve a un cazzo.

Io non parlo come mangio,
ti mangio il fegato e lo mastico.
Se non capisci il mio linguaggio,
te lo ripeto: il tuo disco è pleonastico.

Non serve farlo, è uguale all'altro
uscito l'altra settimana,
è solo l'ennesima ricetta
della carbonara.
Con la pancetta, perdipiù!
Pessima scelta aprire
un tuo canale di YouTube.
Oh, pessimo direi,
fai harakiri in diretta su Twitch.
Ho chiesto Sasha Grey,
ma tu sei quella di Wish.
Freak on a leash come i Korn,
premi on,
questo video non te lo aspettavi,
è un revenge porn.
Ti insegno il bon ton, mister,
un saluto agli Studio Murena,
il nome è Long John Silver.
Listen, ti sputo come il Listerine,
io non discuto i vostri testi, no,
discuto chi li scrisse.
Vai a fare in culo coi tuoi meme motivazionali,
le tue canzoni nazionali popolari,
io vedo scuro, penso peggio,
e scrivo nero,
tu scrivi lagne da secondo posto
a Sanremo.
Brother, 'sta vita prende a pallonate,
sempre pronto con il bagher,
sotto trip come i biker, Easy Rider.
Dio è morto,
ma almeno ha vinto Biden,
ogni mio testo è un Pino Scotto,
che si è svegliato storto,
vai Jack!