Translation of COMMENT JE SUIS DEVENU VOYAGEUR from French to Italian
Devo raccontarvi
Questa storia a forma di racconto
Poiché la mia chitarra è accordata
Ve la canterò
C'è proprio dietro casa mia
Un grande parco circondato da un bosco
Niente di straordinario
Acqua, spazi verdi
È una base di svago
Non aspettatevi il peggio
Questa canzone finisce bene
Tutti finiscono salvi e sani
In questo piccolo angolo di natura
Vengono a respirare aria pura
Tutte le folle della domenica
Le belle ragazze che si dimenano
Gli appassionati di camminate
Sportivi ben allenati
A centinaia i passeggiatori
In sdraio i pescatori
In un attimo esibizionisti
Con la testa tra le nuvole gli artisti
In roller o sulle loro bici
Le coppie pretenziose bobo
Nuotando nel mezzo dello stagno
Due maestosi cigni bianchi
Aggiungono il tocco amichevole
Di una cartolina
Sono privilegiato?
Forse
Fatto sta che la mia finestra
Mi offre il posto in prima fila
Di questo luogo di cui faccio l'elogio
E si trovò che una mattina
Vidi questo atto poco comune
Di vedere uccelli di passaggio
Una quindicina di oche selvatiche
Prendere d'assalto tutti questi luoghi
Suppongo un po' di riposo
Approfittando dei pezzi di pane
Che i miei bambini gettarono loro
L'accoglienza fu naturale
E ogni giorno sempre meglio
Portando estate come inverno
Alloggio e cibo
Nessun cacciatore all'orizzonte
La quiete in ogni stagione
In caso di tempesta un rifugio
La paglia cambiata ogni lunedì
La polizia municipale
Per decreto prefettizio
Che viene a fare, oh accidenti
Il lavoro di guardia del corpo
I passanti, curiosi, divertiti
Che vengono a fotografarle
E per loro sole tutti questi ettari
Una vera vita da star
È sempre di buon auspicio
Parlare di grandi avventure
Ma viverle giorno per giorno
Si tiene un discorso del tutto diverso
Un uccello non è meno furbo
Hanno preso come tutti
Una decisione perspicace
Sono rimaste sul posto
Finita l'inquietudine e il dubbio
Di non essere sulla buona strada
Dimenticati tutti i chilometri
La migrazione dei loro antenati
La scelta di affidarsi a Dio
La scelta di vivere giovani o vecchi
E non mangiare mai a tavola
Diventa molto scomodo
Rischiare di torcersi il collo
Ogni momento, non si sa dove
Per morire nell'anonimato
Insomma, sono rimaste lì
Io che pensavo che fosse bello
Come nei poemi di Richepin
Io che credevo fosse saggio
Essere un uccello di passaggio
Io che le vidi imborghesirsi
La loro vita da bohémien dimenticata
Al mattino presi il mio zaino
Partii seguendo il corso dell'acqua
Sul sentiero un po' sognatore
Diventato viaggiatore