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Bisogni D'Anarchia lyrics

Performer Miguel Sicilia

Bisogni D'Anarchia song lyrics by Miguel Sicilia official

Bisogni D'Anarchia is a song in Italian

Asilo nido vado, la mamma mi ha portato
Una donna libera è sfruttata dal suo capo
Papà è stressato lo vedo solo al sabato -
In accappatoio, KO, sdraiato

La scuola ha il monopolio della manipolazione
Ti intortano quando non capisci le parole
In piedi arriva il direttore -
E ti ritrovi a lavorare gratis perché tu sei già debitore

Divisi a scuola tra le carte in divisa tutti uguali -
Ma le scarpe di marca sono pass sociali
Non fare l'asociale mi dicevano tutti -
Ma non esser come loro ha dato i suoi frutti

Alle medie, la media si alza -
La compagna dice in giro che i suoi voti non sono abbastanza -
Ci fanno studiare, ripetere senza pensare
Per darci voti e programmi da rispettare

Esame sulla definizione di bisettrice -
Poi non faremo somme senza calcolatrice
Ci obbligano a leggere il sommo Manzoni -
E dopo qualche anno i libri stanno chiusi nei cartoni

Superiori, per sentirsi superiori -
Volano dai tetti studenti per i brutti voti
Sport per guardare giocare quelli fighi -
E gli ultimi davanti lo specchio sempre in crisi

All'UNI, taluni cercano il docente.
Lui non risponde è spesso assente
E la retta invece è sempre cosa certa -
Obbedire in silenzio tiene la porta aperta

È tutto così magnifico sono dottore -
Lo ha detto a gran voce il rettore magnifico
Ho stretto veloce le mani che contano
Da qui in poi mi auguro un futuro prolifico

Corone d'alloro, grandi corone d'oro
Corone di spine infine corone di fiori
Quelli sulle poltrone non si fanno sostituire
Ad ognuno viene detto: o dentro o fuori

Primo giorno di lavoro sembra un sogno
Ogni passione poi diventa un bisogno
Porta incubi direttamente al demonio
Immerso nel lavoro come pinzimonio

Quanta fiction nel mondo dei fatturati -
Qui va tutto liscio per arrivare a fine mese
Quelli che dicon di non farlo per soldi
Generalmente gestiscono le loro imprese

Raschiavo il barile, rischiavo di diventare schiavo
Mi chiedevano un favore e poi ringraziavo
A ogni cenno del capo, io pronto a servire
Ruotavo su me stesso e poi fischiavo

Io non lecco culi agli assessori regionali
Per fare film muti o vari documentari
Quelli come me stringono mani ai propri cari
E augurano mali ai tiranni sociali

Bacia le mani come a papa Luciani
Qui abbiamo solo cadaveri senza averi
Parlamentari in cimiteri più tradizionali
Veterani stanchi ormai senza veli

Veterinari soccorsi contro il loro volere
Stalle coperte di neve in notti glaciali
Applausi in sala la tradizione vince
Come fottere ragazzi con l'occhio di lince

Ti sei fatto grande con il nome sul poster -
Ora pronto per supposte in parole grosse -
Chi rimane bloccato tra queste quattro cime
Non girerà mai il suo fottuto lieto fine
Lyrics copyright : legal lyrics licensed by Lyricfind.
No unauthorized reproduction of lyric.

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