Odore di cantina e di fumo esce dall’osteria,
qui non passa nessuno
non passano i turisti arrossati,
non passano le donne in giro per mercati
Sedia impagliata sotto a un muro,
di crepe feroci si sentono le voci
bagnanti lontani stesi al sole,
qui brezza di roveto, gonfia vele di parole
Io non lo so, io non lo so
non sono al mio posto perciò me ne andrò
e aspetterò che venga la sera
mi imbarcherò giù al ponte via verso un’altra meta
Mezzogiorno, ho incrociato il suo viso,
l’una, le due mi ha visto e ha sorriso
cucinato in odor di rosmarino,
svaniscono pensieri, piovesse giù il destino
donna luce vestita di bianco,
fiore di gelsomino che serve dietro al banco
Non me ne andrò, non me ne andrò,
due sorsi del tuo sguardo e non me ne andrò
aspetterò che venga la sera
domanderò il tuo nome alla città intera
Mezzanotte di ghiaia lucente l’una,
le due di pelle bruciante
un ricamo di soffio di vento,
un brivido e musica le sue parole sono un canto
sulla sabbia con Sirio di fronte,
il cuore non rallenta sommerso, vinto dalle onde
Non me ne andrò, non me ne andrò,
senza un tuo bacio io non me ne andrò
aspetterò che venga la sera,
per rimanere insieme per una vita intera