Sono ancora in giro come il nome ""Ciro"",
da quando andavo in giro con il passeggino.
Tu pensi ""Non mi superi, ragazzino."".
Io facevo i numeri già in magazzino.
Oh. Eih. Twen'y Fou'. Eih. Punti il dito
sulle toppe. Ne ho troppe. Ago e filo
sulle nocche, nella notte. Sono bipo.
Non mi fotte. Più forte! Senti il grido:
C'è la pioggia sulle pareti, il vetro e la porta.
Faccia sporca. Acqua, paranoie e misericordia.
Cerco la forza tra i pensieri sotto la doccia.
Dove mi portano prendo il diavolo dalle corna
e mi sposa. Sì lo sa:
voglio provare qualcosa, ma cosa?
Tutti a Milano sono squali, io sto nella foresta,
ma forse sono schiavi: tolta l'auto-celebrazione cazzo resta?
Il mio primo disco che ti piscia in testa,
ma non perché sono bravo, sono onesto.
Un tempo ho avuto paura perché non sono gangsta.
Ora tu dovresti avere paura di questo.
Da quando ero un bimbo, tipo che: ""Mamma, esco!"",
ho imparato a stare dritto: mi ammaestro.
Senti il pezzo che ho scritto, io non parlo spesso,
perché mi piace stare zitto quando faccio sesso.
È dalla nascita che non sono più lo stesso.
In senso figurato sudo spesso. Nessuno scherzo.
Sembra ci sia Gesù con me a volte, ma no penso
che sia contento,perché non mi accontento, mai.
Lo dicono anche i presidenti ai residenti:
ho paura, ma chi non ce l'ha, se ci pensi?
Non sono sprovveduto, lo so se mi menti.
Voglio vederti. Sono qui, se mi senti.

ANDAVO IN STUDIO AL POSTO DELLO STUDIO,
POI HO FATTO IL MIO STUDIO. ADESSO VIVO IN STUDIO.
SONO STUFO. NON SONO NESSUNO.
NON MI SONO VENDUTO. TU COSA MI HAI VENDUTO?
ANDAVO IN STUDIO AL POSTO DELLO STUDIO,
POI HO FATTO IL MIO STUDIO. ADESSO VIVO IN STUDIO.
SONO STUFO. NON SONO NESSUNO.
NON MI SONO VENDUTO. TU COSA MI HAI VENDUTO?

L'educazione è stupro, ma non guardare me perché sono sopravvissuto.
L'autorità è un insulto all'intelligenza umana.
Nella mia testa c'è tutto.
Noi non ci assomigliamo, non prendermi per il culo.
Mentre mi leggo Saviano lo stato mi vende il fumo.
Sento la vostra paura da qua, che profumo!
Pensano: ""Ci salviamo se ci vede qualcuno."".
Svegliatevi, parlo italiano, vaffanculo!
La strada non è sicura. È dura e buia.
Io non ho più paura. Nessuna. Nessuna.
Allaccia la cintura, scegli la marca giusta.
L'Italia ti censura. Campionessa indiscussa.
Prima ero incensurato. Ormai mi hanno inculato.
Dico solo la verità. Tutta la verità. L'ho giurato
al giurato e gli ho detto: ""Vaffanculo, sfigato!"". che
Che ti aspettavi? Sono Marco Maleducato."