È facile comporre una canzone
Senza violentarci dentro come fosse
Inutile retorica di attimi riempiti
Di Sole, mentre sole sono solo le parole.

Ascoltami se dico che mi spiace da morire
Non riuscire a credere di avere anch’io paure
Ma sarebbe come dimostrare di esser fragile
Mentre tutto, attorno, scorre come inesorabile,

E, senza più un perché, tutto è semplice
Quanto inutile, e ancora

Lasciami morire di emozioni vere e poi
Lasciami godere quell’attimo di pace.
Stringimi la mano, leggimi negli occhi e
Fingi di esser sola mentre resto immobile,

E, senza più un perché, tutto è semplice
Quanto inutile, e ancora

Strappami la pelle e fanne pergamena
Poi scrivi la tua storia e regalami la luna,
Mentre scivoliamo su un ricordo che ci oscura,
Piccolo dettaglio nell’immensità dell’universo.

Flebili comete, dalla scia impercettibile,
Trovano lo spazio per brillare più del sole.
Ricordati che sole sono solo le parole.
Ci sarà una primavera dopo il freddo per quest’uomo che

È un uomo infallibile ma pur sempre fragile,
Che si crede inutile e allora, tu, riempimi l’anima
Di ciò che sei… di ciò che sei tu.

Di ciò che sei tu.