Sessantaquattro caselle, sedici pezzi
Una sfida di mente fra eserciti eretti su una scacchiera
Una carriera passata a intendere intenti senza perdere tempi
E nella maniera più vaga tender tranelli
Fino a render serena la strada
Per bloccare in una morsa serrata il re e I suoi movimenti
È questo che Tal faceva
Quando disponeva sulla scacchiera la sua fida schiera
Era un artista di quel gioco profondo
Un uomo coinvolto, un illusionista fecondo
Quando disponeva sulla fila I suoi pezzi
Le sue dita da pianista commosso
Eran come venti alla conquista del mondo
Come Mikhail, come Mikhail Tal
Come Mikhail, come Mikhail Tal
Lui che lottando col Caso il proprio fato cuciva
Lui che sarà ricordato come il mago di Riga
Per molti gli scacchi sono un gioco fine
Dove puoi migliorarti e ti puoi divertire
Ma fatto di calcoli e sole dottrine
Privo di attimi in cui trasgredire
Ma lui trascendeva il gioco regolare
Rendeva arte il razionale
Per lui non erano solo pedine
Ma ali di Pegaso con cui volare
Verso l'immane, verso il sognante e il reale
Per conciliare la fantasia con la scienza
La sua magia era questa il concentrare il suo ragionare
Nella pazzia di una mossa, nella follia di una scelta
Che si rivela letale anche di fronte alla forma
Più totale di conoscenza
Collidono in guerra I pedoni in combinazioni profetiche
In posizioni dinamiche e inedite, le visioni rapide e intrepide
Delle progressioni di gioco
Mentre come soli di fuoco
Le torri si muovono in un soliloquio
E trovano il modo di farti arrendere
Lui sa che il vertice non è solo un mito
Ma si raggiunge con il sacrificio
Solo chi sa perdere e ne esce ferito
Si ricongiunge con ciò che ha ambito
Per questo ha capito che la vera saggezza
Può essere confusa con l'avventatezza
Da chi non conosce il fisso assioma
Che la vita è una sola e il rischio fa parte di essa
Come Mikhail, come Mikhail Tal
Come Mikhail, come Mikhail Tal
Oltre ogni teoria, oltre ogni convenzione
Oltre la strategia il suo era eroico furore
Voglio inoltrarmi negli anfratti più sconosciuti dall'uomo
E crearmi la mia strada fino a sfidare gli dei
So che devo immolarmi per trovare uno scopo
Ci son due tipi di sacrifici: quelli corretti e I miei
No non starò al vostro gioco
Cambio le regole in tavola per scoprire sentieri
Per poi rendere l'anima fuoco
E demolire gli schemi
Mi creerò la mia strada anche quando nessuno la vede
Lo farò con le scelte come Tal con le schiere
Io nella vita lui nelle scacchiere
La sua visione d'insieme è ciò che voglio
La sua passione e la fede dentro all'orgoglio
E a chi mi dirà che non c'è poesia, solo materia osservata e vuoto
A chi mi dirà che la magia è solo un sogno
Risponderò che c'è chi la trovava nel gioco più razionale del mondo