Talvolta ti senti mollare
E la fantasia con cui pensi scompare
Noi siamo vittime dell'innovare
Noi siamo I servi del titolare
C'hanno tolto speranze, è tutta una tattica
Affinché diventi normale
Un mondo in cui l'arte è solo la maschera
Della logica imprenditoriale
Prendi noi che non sappiamo mica amministrare nulla
E non diamo valore a ciò che il mondo impone
Ma passiamo ore a scavare l'inconscio a cercare l'amore
A guardare il tramonto e le sue sfumature
Cercando una chiave al mistero del cosmo
E ci dicono che siamo strani in fondo siamo
Come I lupi della tundra soli camminiamo
Sopra questa terra brulla che non fa per noi
Figli illegittimi del nulla
Folli ci astraiamo ancora
Con la testa curva sopra gli scrittoi
Dagli spregi di 'sti giorni rialzati!
Mi ripeto in modi quasi barbari
Come vedi c'hanno posti negli angoli
Noi poeti visti goffi come albatri
Ma so che un giorno fischierà il vento
Intanto scrivo versi al Libeccio
Nella speranza forse sana o pazza di non sentirmi
Come I lupi della tundra soli camminiamo
Sopra questa terra brulla che non fa per noi
Figli illegittimi del nulla
Folli ci astraiamo ancora
Con la testa curva sopra gli scrittoi
Come I lupi della tundra persi noi vaghiamo
Immersi nella folla in cerca di identità
Gli ultimi illusi in questa burla
Sommessi arranchiamo
In questa assurda corsa che chiamano civiltà
Noi che rifiutiamo la nostra realtà
Che ci nutriamo di immaginazione
Che siamo esclusi dalla società
Solo perché devoti all'astrazione
Poiché spesso la creatività
Può essere fonte di rivoluzione
Noi che abbiamo preferito la libertà al pane saremo puniti dall'inquisitore
L'ispirazione è una nuvola vana che vaga nelle celle di un carcere
La poesia si è fermata nell'aria inquinata da orrende fabbriche
Provo malinconia quando guardo il vuoto
Della periferia e mi domando
Se non trovo una via come faccio?
Elogio la follia come Erasmo
Come I lupi della tundra soli camminiamo
Sopra questa terra brulla che non fa per noi
Figli illegittimi del nulla
Folli ci astraiamo ancora
Con la testa curva sopra gli scrittoi
Come I lupi della tundra persi noi vaghiamo
Immersi nella folla in cerca di identità
Gli ultimi illusi in questa burla
Sommessi arranchiamo
In questa assurda corsa che chiamano civiltà