Tra grigio e graffiti dove si chiude la quotidianità
E muri così piccoli che si sente tutto dei vicini
Con solo di fronte montagne di mattoni
Dove si aggira la noia e si trascinano destini
Il sabato pomeriggio, prendere i sotterranei
Andare a vedere dove si vive, dall'altra parte
Linea uno

Chatelet
Chatelet Les Halles
Stazione balneare
Ma dove non c'è il mare
Come da periferia, la spiaggia
Vedere un po' di blu
Arenare la propria barca
Segnare il proprio passaggio
Seguire i graffiti
Quando non ci sono più punti di riferimento
Chatelet, la fine del viaggio

Non è qui, Tahiti, ma è sempre meglio di niente
Le scarpe da ginnastica sul sagrato non vanno mai molto lontano
Si calpestano i detriti e i rifugi clandestini
Provando persino disprezzo per quelli che tendono la mano
Da Harlem a Parigi, infilarsi in un treno
Poi un corridoio che si segue
Non andare oltre, linea uno

Chatelet
Chatelet Les Halles
Stazione balneare
Ma dove non c'è il mare
Vedere un po' di blu, Chatelet
Arenare la propria barca
Segnare il proprio passaggio
Seguire i graffiti
Quando non ci sono più punti di riferimento
Chatelet, la fine del viaggio
La fine del viaggio
La fine del viaggio

La fine del viaggio

Chatelet
Chatelet Les Halles
Stazione balneare
Chatelet Les Halles
La fine del viaggio
Chatelet Les Halles
Stazione balneare
Chatelet Les Halles
La fine del viaggio

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