L'angolo
L'angolo di vista
Il sole in sospeso
Il punto rosso sulla tunica
Non dimentichiamo i sensi unici
E ciò che ci aspetta
In lontananza

Gli scogli, gli sceriffi, le zone di turbolenza
Il futuro imperfetto della tua adolescenza
E il peso delle cattedrali
Appeso a tutte le labbra

Da lì, intravedo
Sirene digitali
Che dicono che la tua cotta è un patetico schlag
Che non farà mai, mai soldi algoritmici
Quanto alla frusta, quella vera
Potrebbe benissimo essere per le nostre povere facce da razza

Ho il sorriso della disperazione
Il profumo di ogni gesto
Folle ipnotizzate da tanto amore e delicatezza
Ho in gola
Un residuo acido di zucchero d'orzo
Ti promettono distopie
Pazienza, pazienza

Sento il volo dei Canadair e il fuoco cresce
E sui due emisferi il canto bruciato delle profezie
Ma no? Ma sì
Ah bene

Lentamente le persiane si aprono ai raggi XXL
Che ci brucino le ali
Che ci frustino, ci squartino
Che bocche febbrili implorino ancora il cielo
E gli Dei delle acque fresche

Lecchi
Piccolo insetto
Lecchi
Lecchi
Lecchi
Lecchi
Lecchi
Lecchi

CONSULTER LES PAROLES ORIGINALES