Ho una lista di cose da sentire, non da fare
E quando la completerò, Dio dirà

Ho una lista di cose da sentire, non da fare
E quando la completerò, Dio dirà
Mi sono lasciato incantare dalla bella vista della qualità
Quando ciò che mi uccide è censurarmi

So che a volte taglio l'aria da quanto affilato arrivo a pensare
Per questo lo interpreto come peccato, e non ne sono capace
Ma è in modo negativo, reale, non mi sento speciale
Né mi sento poeta, né altre sciocchezze del genere
Il mio è banale, persino commerciale
Tutto così triviale, solo che si rispetta

Perché mi riflette completamente
Perché ti ispira purezza
Un cento per cento di certezza
Anche se fa male un quintale

So che sono nato per questo e non c'è altro
Ricostruire il mondo quando mi spezzo
Un veleno che batte al ritmo
Vi regalo il salmastro del mio mare

So che sono nato per questo e non c'è altro
Ricostruire il mondo quando mi spezzo
Un veleno che batte al ritmo
Vi regalo il salmastro del mio mare

E mi dissocio da me, non sono di questo luogo
Non so se sono benedetta o posseduta da Satana
Come le acque ad aprile, pungermi e non sanguinare
E eccitarmi perché vibro nella mia onda
Quando abbraccio il mio malessere
Una striscia di sabbia e una striscia di calce

Mi dissocio da me, non sono di questo luogo
Non so se sono benedetta o posseduta da Satana
Come le acque ad aprile, pungermi e non sanguinare
E eccitarmi perché vibro nella mia onda
Quando abbraccio il mio malessere
Una striscia di sabbia e una striscia di calce

So che sono nato per questo e non c'è altro
Ricostruire il mondo quando mi spezzo
Un veleno che batte al ritmo
Vi regalo il salmastro del mio mare

So che sono nato per questo e non c'è altro
Ricostruire il mondo quando mi spezzo
Un veleno che batte al ritmo
Vi regalo il salmastro del mio mare

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