Ma ti ricordi?
Di quella volta?
Che mi hai operato il cuore? A colazione.
Hai affondato la forchetta ed il coltello piatto, lo spalmaburro.
Puntando dritto al petto.
Un'incisione da manuale viste poi le condizioni un po' precarie,
Della cucina,
Quella mattina
Hai detto:

"Fammi un po' vedere cosa c'è qui che non va, che cosa c'è qui che non va, che cosa c'è qui?
Qui non va, non va non va non va cit."
"TU!
Tu Tu pensi solamente a pompare il sangue
Da mattina fino a sera dentro questa rete capillare,
Che ti attraversa"
Non può bastare più, non può bastare più
Non può bastare più, non può bastare più
Non mi basta
C'è troppo ossigeno che arriva a quel cervello e tu lo sprechi a lamentarti e a fare cose che ti tengano distante"

Detto questo hai afferrato il coltello più appuntito a disposizione,
A colazione.
Con un'abilità che ti confesso mi ha stupito
Hai collegato al cuore una cannuccia e hai ricucito.
Operazione da manuale viste poi le condizione un po' precarie della cucina, quella mattina.

Ora la mia rete capillare tiene conto di questa modifica che hai fatto
Mi sento leggermente indebolito ma tutto sommato:
Sono molto rilassato.
La qualità della mia vita è nettamente migliorata
E ti ringrazio, ti ringrazio, ti ringrazio.
E poi mi scuso.
Mi scuso soprattutto per gli schizzi che produco di continuo e che
Colorano qualunque cosa che mi si avvicini.
Almeno poi però così la riconosco e dannazione
Mi ricordo
Di quella mattina
Che mi hai operato il cuore,
A colazione