Questa è la storia di un anziano solo come il tempo
Sotto le nubi di un lontano millequattrocento
Nelle sue mani alloggia l'arte dell'arrangiamento
Pochi legni trasformati nel suo giacimento
Lui vive all'ombra delle querce in cima alla montagna
Se ne va a caccia solo se la nebbia si dirada
E quando capita che si allontani dalla casa
Dicono piova sangue o almeno è quello che si narra
Giù in città
Lui non c'è mai stato
Via dalla siccità morale dello stato
Via dalla gente che per la sua povertà lo aveva rinnegato
Ha preferito solo al mal accompagnato
Son gli anni dell'architettura e del rinascimento
Dell'arte che è l'amante di ogni monumento
Gli anni che sei in alto solo se hai terreno e lui ne è pieno si,
Campi di grano ma li ha solo dentro
Non ha il culto di far patti in cambio degli averi
E né un cavallo bianco per sedurre come i cavalieri
Ha l'odio per l'ipocrisia di benpensanti e di messeri
Vive su un monte perché non può starne agli schemi
Pure la donna che giurò per sempre è andata digerita dal prototipo di ciò che è bene
O più che bene ciò che è vantaggioso
Come uno stomaco vuoto messo alla fame da bocche piene.
La notte non è parte delle loro feste
Ma vanta i posti più esclusivi in quanto a vedere le stelle
Come locali ai tempi d'oggi a base di modelle
Costellazioni da sfilata tipo passerelle
Si porta appresso sentimenti che non potrà, esprimere
Lui che la city la detesta ha imperi nelle viscere
A volte avvolto dallo spazio si sente comprimere
La luna lo muove al guinzaglio come preferisce
Era la mezza di una notte lui pensava a lei
Quando quel demone si presentò e bussò alla porta
Mentre le tenebre sembravano tenere un rave
"Piacere Mala devo troppo farti una proposta"
Pure questo essere era stato ripudiato dai compagni di una vita giù all'inferno
Perché sognava cose grandi tipo luce della redenzione
E ambiva a vivere in eterno
Simil destini li portava a un certo feeling
La vendetta è un piatto vuoto non prevede un vassoio d'oro
Fecero squadra come i veri amici
Perché il loro piatto erano certi fosse ricetta a base d'odio
Così i due scesero dal monte verso la città
Come dei bimbi al parco sulle giostre per la prima volta
Lo fecero danzando sotto la galassia
Non per mano ma uno dentro all'altro tipo Matrioska.
Bastò passare per i borghi preparati a festa e tutto venne avvolto dalle fiamme
La gente cominciò ad uccidersi tra loro mentre la luna effettivamente piangeva sangue
Quando tutto fu sepolto si apprestarono al ritorno
Gente narra che rieccheggino risate per il bosco
E fece giorno quando tutto era sepolto
Assaporarono quel piatto di cui morte era il contorno
Oggi
Pare che il vecchio viva ancora sulla vetta e goda notti con le stelle per l'eternità
Mentre quell'essere sì ancora non è sazio non è pago e ora convive
Con un ragazzo di città.