Qualcosa d'altro

L'ultima volta che morì
Fu fra le braccia dell'amore
Sentì cantare dentro sè una voce
Tu taglia la gola a Orfeo,fallo per noi

E nei suoi baci ritrovò
La dolce ebbrezza senza nome
Tarli, menzogne, confuse parole
Che adesso non servon più

Guardami con altr'occhi
Disse lei : se mi tocchi
Ti divento qualcosa d'altro
E l'incanto ci coglierà

Presto nel pianto si bagnò
La fiamma sterile del cuore
Prese il suo posto l'antico languore
Di lui che mutava in tedio lo stupor

Ombre le carni nel bagliore
Sgombre dell'anima gentile
Dire che il dire non ha più valore
Se non lo si prima vive
Sprecandosi

Guardami, chiudi gli occhi
Disse lui: mi son troppi
Nell'abisso mi trovo meglio
É un barbaglio l'oscurità

Taglia la gola a Orfeo, fallo per noi.

Vita mia senza sbocchi
Chi son io? Chi son gli altri?
Vedo Amleto ovunque vado
A lui cedo la volontà.

Ma la prima volta che l'amò
Fu fra le guance della morte
Rosea parvenza
Stanotte brindiamo, a noi
Alla nostra assenza.