Spogliami di questa faccia
C'è qualcosa che mi prude, punge, urge
Che io beva di quest'acqua a mani giunte
Ma se ho una maschera non passano le gocce
E se mi chiedi cosa cerco lascio le spunte
Non lo dico ad alta voce o fingo la tosse
Le dita si accartocciano come percorse
Da scariche di vetro come percosse
E allora cosa sto facendo qui
Sembra che spreco giorni interi appresso a chi
L'ho già detto che non vengo dalla street
Però addosso sento il passo dei sicari
Cosa faccio se mi staccano la spina
Se finisco sui binari una mattina
Con il mondo che mi appare di sfuggita
E resto a farmi assassinare dalla vita
Allora grido non dargliela vinta
Divincolati forte accetto la spinta
E so che non ho molte alternative ma solo
Quella dove mi sfracello a terra
O prendo il volo
Ho solo questo non mi dire di no
Perché una vita a metà
È una vita che odierò
E se vivo per odiare
Tanto vale che non vivo
E mi dissocio da chi vive in negativo
Spogliami di 'sto vestito quotidiano
Dammene uno da Arlecchino
Sciatto e rattoppato
Punge come se ha una pulce nell'orecchio
Che mi bisbiglia che oggi ho fatto peggio
Voglio uscire dalle quinte, partire in quarta
Perché se resto in questo posto di carta
Il freddo mi squarta
Mi sporca dai piedi sino al busto
Allora sono un Arlecchino
Sporco di sangue che fa trambusto sono
Irriconoscibile eppure vi assicuro
Che sono più io di quanto il buio sia scuro
E se esiste un dio deve sapere che parlo
In buona fede anche quando
Quella fede la rinnego
Il mondo preme e chiunque viva rattrappito
Crede che per starci bene debba farsi piccolino
Ma io non ho il mito del benessere
Ma dell'esser bene, perciò sono sporca
Ma perforo le barriere
Allora grido non dargliela vinta
Divincolati forte accetto la spinta
E so che non ho molte alternative ma solo
Quella dove mi sfracello a terra
O prendo il volo
Ho solo questo non mi dire di no
Perché una vita a metà
È una vita che odierò
E se vivo per odiare
Tanto vale che non vivo
E mi dissocio da chi vive in negativo
Io mi dissocio, non gioco
Sto fuori dal party
Sto tra i cani randagi
Che devono arrangiarsi
Io sto fuori da incontri di gala
Da conversazioni semplici
Da ogni gara
Dove non si ama, dove vince il più forte
Dove se parli giusto, nessuno da manforte
Voglio uscire dalle quinte, partire in quarta
Dove il vostro perbenismo di merda
È solo una macchia
Mi tengo tutto il dolore
Lo porto nella bisaccia
Insieme alle cose buone
E se parto non lascio traccia
Scrivo per davvero con il cuore in mano
L'unico momento in cui essere me
Non mi fa strano
Mi lascio indietro chi non mi sopporta
Chi non si mette in dubbio
Chi fa la faccia storta
Io mi smaschero e intanto mi travesto
Vediamo chi mi riconosce
Vediamo cosa resto