Il gatto senza stivali
(Archinué Francesco Sciacca)

Era una casetta piccolina con tutte le tende rosse
in un paese tanto lontano
Che non era il Canada
Per trovarla mille anni
Non ci son bastati ancora
Al catasto non esiste
E nessuno sa dov’è

È una casetta piccolina
Tra i giardini e le sue rose
Coi gerani alle finestre
E l’odore di ginestra
Era in mezzo ad una foresta di non so quale citta’
Ma di gente non ce ne era che passava giusto di la

Era un gatto il suo padrone
Aveva occhi per guardare
Una zampetta così lunga da poterti accarezzare
Il suo letto era un tappeto che sapeva anche volare
Non aveva gli stivali perché amava la comodità

Era una casetta piccolina
Ma aveva 100 stanze
Per ogni stanza una finestra da dove vedere il mar
E per mangiare una cucina che faceva invidia ai re
E per cuoco solo un francese che diceva madame messieur

Era un gatto e un po’ per questo non aveva tasse da pagare se ne stava a far le fusa
All'ombra dell’ultimo sole
Poi guardava un pezzo di cielo come fosse la televisione
E anche senza telecomando cambiava canale e direzione

Era un gatto un po’ speciale aveva occhi per guardare
Una zampetta così lunga da poterti accarezzare
Il suo letto era un tappeto che sapeva anche volare
Non aveva gli stivali perché amava la comodità

Era un gatto ma il suo sangue era sangue da signore
Era blu come il mantello che indossava certe sere
Ed un pellicciotto rosso che sa sotto il manto usciva
Non aveva gli stivali perché amava la comodità