Un ascesa al potere del lume
Io non transito senza un barlume
Di speranza, di ansia e paure
Ripulite ferite in allume
Una candida grandine lacera
Un sorpasso alla vita ma accelera
Io la compro come fosse un etera
Ma mi schiva con gli occhi da vipera
Platone l'ha inciso, l'uomo è felice Con l'animo arriso
Senza preavviso, privo l'avviso, Una notte impetuosa al cammino
Caronte ha il mirino, mi conduce Nel fiume vicino
È stizzito perché sono vivo, ma Virgilio lo impone al divino e dò Un po' di monete alle bocche o
Ormai morte
Il pensiero prende le sue forme
Ogni azione rivela una sorte
Ogni classe indottrina le norme
Ciò che sento non lascia più Impronte
Si lo so che ho sbagliato
Pensavo di essere stato
Un codardo o un vigliacco
Ma io ho scelto di opporre il Distacco
Tu non sei il tuo lavoro
Non sei la quantità di soldi
Che hai in banca
Non sei la macchina che guidi
Né il contenuto del tuo
Portafoglio
Non sei i tuoi vestiti di marca
Sei la canticchiante danzante
Merda di questo mondo
Non vedo più niente
Corro su tempie maliziosamente
Assumo il timore indotto dalla gente
Il rischio tormenta ma è molto Attraente
Sicuramente, sono un equivoco Quanto efficiente
Vario pressione incito la corrente
Penso di incombere in stato Nervoso, morboso
Per essere arioso
Guardati allo specchio sai ti senti Un po' diverso
Tu riempi le giornate per non Stare con te stesso
Giunge poi la notte navigando da Disperso
Soccombi con il sonno col Pensiero ancora acceso
Mi cordino col vento, è giunto il Mio momento
Respingo quel talento ma è Eccerrimo il mio portento
Sincero non mi vendo
Scusami sto vincendo
Guardami lontano col passo che Ho non ti vedo
Non voglio il mondo, è monotono
Ma non ci casco e invece no
Invece no, invece no, invece no
Invece No, Invece No, Invece No
Con il tempo ho imparato a Soffrire e amare
Ritrovandomi da solo in mezzo al Mare